Passo a due da Don Chisciotte
Titolo molto amato del repertorio del Teatro alla Scala, ma che fece la sua apparizione in forma completa – tre atti e un prologo – solo nel 1980, con la coreografia e regia di Rudolf Nureyev Don Chisciotte ebbe una sua anteprima scaligera nell’agosto 1951 con la presentazione al Festival musicale Lariano di Como, del passo a due del solo secondo atto.
Il balletto intero, nato dalla fervida immaginazione di Marius Petipa su musica di Ludwig Minkus, debuttò al Bol’šoj di Mosca nel 1869 (un prologo, quattro atti, otto scene) e fu poi ripreso, nel 1871 a Pietroburgo in versione modificata.
La trama – assai poco fedele allo spunto dalla seconda parte del romanzo picaresco nell’episodio delle Nozze di Camaccio – narra dell’amore contrastato della bella Kitri per il barbiere Basilio, e della sua felice risoluzione, nella quale l’ossuto hidalgo e lo scudiero Sancho Panza hanno solo una piccola parte.
Nulla di narrativo comparve però nel pas de deux allestito da Tamara Toumanova e tratto dalla coreografia di Anatole Oboukoff (Pietroburgo 1896 – New York 1962).
Esibizione di virtuosismo puro e bravura, quel pas de deux mise alla prova la stessa Toumanova e Giulio Perugini in uno spazio coperto dolo dal velario (e senza indicazioni dei costumi in locandina). E fu ripetuto, sempre con la musica di Minkus diretta da Geo Giussani, dai due interpreti nell’agosto 1952, ancora in occasione del Festival comasco.
Dalla fine degli anni Sessanta e sino al 1980 il passo a due ricomparve più volte ma con altri danzatori e firme coreografiche.
Ma.Gu.