A partire dai primi anni Venti i teatri di prosa milanesi ospitano diverse messinscene di drammi e commedie russe. Principale ambasciatrice della Russia nel mondo teatrale milanese è Tatiana Pavlova, che nel novembre 1923 debutta con la propria compagnia al Teatro dei Filodrammatici con Sogno d’amore di A. I. Kosorotov. La presenza scenica della Pavlova, la sua versatilità, il suo magnetismo, le sue doti interpretative e registiche attirano l’attenzione della critica e suscitano l’entusiasmo delle platee: grazie a lei il pubblico milanese riscopre i grandi drammaturghi russi e si lascia sorprendere da autori minori e poco conosciuti. Nel corso degli anni la Pavlova collabora con molte personalità russe dell’emigrazione, che con lei contribuiscono alla diffusione della cultura russa in Italia: tra loro i registi Petr Sharoff, Sergej Strenkovsky, gli scenografi Nicola Benois e Vsevolod Nicouline, il compositore Daniele Amfiteatroff.
Meno incisiva, ma ugualmente degna di nota è la presenza sulle scene dei teatri di prosa milanesi di Georgij e Ljudmila Pitoeff (Pitoev), residenti in Francia e più volte ospiti, nelle loro tournee italiane, del Teatro Manzoni.