Grigorij Nikitič Mel’nik
(Gregorio, Gregor , Melnik)
Il basso Grigorij Mel’nik debutta al Teatro alla Scala nel febbraio del 1923, interpretando Don Basilio nel Barbiere di Siviglia di Rossini come sostituto di Walter (stagione 1922-1923). Nel maggio dello stesso anno (12.5.1923) sostiene la parte di Sarastro, Gran Sacerdote d’Iside e capo degli iniziati, nel Flauto Magico di Mozart e nel novembre del 1924 si ripresenta sulla scena scaligera per due opere di Wagner: è Fafner nell’Oro del Reno (16.11) e Hunding nella Walchiria (26.11). Dopo una decina di anni ritorna alla Scala per la Leggenda della città invisibile di Kitešč di Rimskij-Korsakov. Il critico del “Corriere” elogia il cantante per la solennità quasi ieratica con cui interpreta la figura del principe Jurij, ruolo particolarmente adatto alla sua voce da basso “di registro grave assai sviluppato” (Corriere della sera, 31.12.1933). L’esperienza scaligera di Mel’nik si conclude con l’efficace interpretazione della parte di Končak nel Principe Igor di Borodin, andato in scena il 28 febbraio 1940 con la regia di Petr Šarov.
Scheda biografica
Nasce a Kišinev nel 1882, dal 1907 al 1912 studia canto all’Istituto di musica e drammaturgia di Mosca e tra il 1919 e il 1921 si perfeziona nell’arte vocale in Italia. Nel 1912, sostenuto da Šaljapin, debutta al Teatro Bol’šoj. Dal 1912 al 1916 è cantante solista all’Opera di Odessa e dal 1916 al 1918 al Teatro del dramma musicale di Pietrogrado. Nel 1922 inizia la sua collaborazione con la Scala che dura fino al 1943, quando Mel’nik lascia l’Italia e si stabilisce in Romania, dove si dedica ai concerti e insegna al Conservatorio di Bucarest. Nel corso della sua carriera musicale si è esibito in numerosi teatri italiani, europei e dell’America Latina. Si spegne a Bucarest nel 1968.