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David

Il balletto in un atto David di Léonide Massine fu creato assieme a Le nozze di Amore e Psiche per il debutto dei Ballets d’Ida Rubinstein all’Opéra di Parigi, il 29 novembre 1928.  Fu ripreso al Teatro alla Scala il 28 febbraio 1929 con ben poche varianti, ovvero con le stesse scene di Aleksandr Benois, anche autore dei costumi,  la stessa musica, appositamente composta da Henri Sauguet, ma diretta sul podio non più da Walter Straram, bensì da Ernest Ansermet. D’ispirazione biblica, e con un soggetto redatto dal traduttore e romanziere Andrè Doderet, il balletto non fu tra le migliori creazioni di Massine e dopo la replica scaligera e quelle effettuate in altre città d’Europa, non lasciò traccia nella storia della danza. Unica nota d’interesse, tra Streghe, Messaggeri, Filistei, Capitani, Sacrificatori, Paggi, Principesse, Fanciulle e naturalmente Saul (il precedente re di Israele prima di David), il personaggio di David, interpretato dalla stessa Rubinstein, che aveva un fascino androgino, che ben si adattava a vestire anche panni maschili, come era già avvento nel dramma musicale Le Martyre de Saint Sébastien di D’Annunzio/Debussy, di cui era stata ammiratissima protagonista nel 1911.

In David Massine aveva trasposto il tema biblico in uno stile rinascimentale che contrastava alquanto con quello di Bronislava Nijinska, autrice di tutti gli altri balletti del programma scaligero del 1929, ma la diversità sarebbe dovuta essere un pregio. Invece, nonostante il fascino esercitato da Massine sull’intera troupe della Rubinstein, in cui tutte le danzatrici si dicevano innamorate della sua eccezionale bellezza, il balletto non riuscì a decollare; eppure non era privo di quelle invenzioni di movimento non puramente accademico ma espressivo, cui l’insigne coreografo, proveniente dalle file dei Ballets Russes non sapeva rinunciare.

 

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