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Salani. Archivio storico

L’anatrella bianca e altre fiabe popolari russe, raccolte e tradotte da Gabriella Brenzini Brenson, Firenze, Salani, 1924

La popolare casa editrice fiorentina, fondata da Adriano Salani nel 1862, viene acquisita dalla milanese Longanesi nel 1986 insieme all’archivio storico, il cui straordinario patrimonio grafico, scampato alla distruzione della guerra e dell’alluvione, è stato in gran parte digitalizzato e catalogato.http://www.artivisive.sns.it/salani/index.php

Oltre a disegni e tavole di copertine illustrate, l’archivio conserva corrispondenze, contratti  e un consistente fondo di edizioni Salani della prima metà del Novecento. Tra queste una pregevole collezione di traduzioni dal russo, da Lermontov a Anna Karenina e numerose raccolte di fiabe russe pubblicate nelle collane “Biblioteca Salani Illustrata”, “I libri delle novelle”, “La biblioteca dei miei bambini”. La produzione è sorprendentemente abbondante: dalla metà degli anni Venti  sino alla metà degli anni Trenta escono L’anatrella bianca, La fata fantasia e altre fiabe di Kot Murlyka, La principessa ranocchio e Il re del mare, tutte liberamente tradotte dal russo e rivisitate da Gabriella Brenzini Brenson. Negli indici si possono riconoscere facilmente testi ispirati alle favole di Puškin o alcuni dei temi più noti del folclore russo.

Nell’archivio è presente anche il ricco materiale iconografico per un volume mai pubblicato,  Il nonno bianco e altre novelle di P. Sasodimski: la copertina a colori di E. Anichini (1925), le tavole infratesto bianco e nero e le testate di un illustratore anonimo presentano i motivi tipici dell’inverno russo uniti ad elementi fantastici e della tradizione popolare.

Tra le corripondenze meglio conservate quella datata 1927 -1934 con l’ataman cosacco  Pëtr Krasnov,  divenuto celebre dopo la sconfitta degli eserciti bianchi per i suoi romanzi sulla caduta dell’impero zarista (Dall’aquila imperiale alla bandiera rossa (I edizione 1928). I documenti, in lingua francese, riguardano la cessione esclusiva dei diritti  a Salani, che curò la traduzione e la pubblicazione di gran parte delle opere.

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