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Capriccio

Il balletto Capriccio, sugli omonimi tre movimenti per pianoforte e orchestra di Igor’ Stravinskij , reca la firma di Léonide Massine. Debuttò al Teatro alla Scala in una serata importante, il 24 aprile 1948, assieme alla Sagra della primavera, cui Massine aveva lavorato sin dal 1920 con esiti di cui era particolarmente soddisfatto Stravinskij, che aveva invece inizialmente detestato la prima coreografia, quella di Vaclav Nižinskij del 1913. L’attesa milanese per il debutto del Sagra di Massine, balletto ormai apprezzato da anni in molti teatri internazionali, non fu delusa alla Scala, dove Luciana Novaro ottenne un trionfo personale nel ruolo di Eletta.

Ma anche Capriccio, che apriva la serata con Olga Amati (Una fanciulla), Wanda Milly Clerici (Una giovane donna), Vera Colombo (Una ragazza), Ugo Dell’Ara (Un giovane) più altri Compagni, Uomini, Donne e Ragazze, interpretati dal corpo di ballo di allora, ottenne un caldo riscontro di pubblico come novità espressamente allestita per il palcoscenico del Piermarini.

Per questa danza senza una vera trama ma non priva, come altri lavori di Massine, di personaggi ben caratterizzati Nicola Benois realizzò ricchi costumi e scene fantasiose. Sul podio, Nino Sanzogno dirigeva anche il pianoforte solista di Elio Cantamessa. Evento unico, questo Capriccio stravinskiano visse ed esaurì le sue recite la stessa sera del debutto.

 

 

 

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