Isa Kremer
(Izabella Jakovlevna Kremer)
Il suo soggiorno in Italia risale al periodo degli studi e delle prime esibizioni (1902-10). I riferimenti più dettagliati sono forniti da Aleksandr Amfiteatrov che in quegli anni risiedeva in Italia e, come ex-cantante lirico, seguiva con attenzione tutti gli avvenimenti del mondo musicale italiano, compresi ovviamente quelli riguardanti i suoi compatrioti che si esibivano sulla scena italiana. Amfiteatrov descrive gli esordi della giovane “odessita” che dopo aver concluso rapidamente e brillantemente gli studi, ha iniziato a dar prova del suo straordinario talento in alcune città italiane, ottenendo un vasto successo di pubblico e critica, premessa di una grande affermazione futura (A. V. Amfiteatrov, Maski Mel’pomeny, 1910). Vi sono inoltre tracce inequivocabili di un soggiorno della Kremer a Milano in quello stesso periodo: nel fondo della Biblioteca Russa di Milano, conservato presso l’Università degli Studi di Milano, si trovano infatti diversi libri firmati a mano da Isa Kremer ed evidentemente da lei donati alla Biblioteca. I libri in questione sono tutti editi tra il 1907 e il 1910 e recano il timbro “Società della Biblioteca Russa Milano Via Stella”, ossia, il primo indirizzo della Biblioteca Russa di Milano, poi trasferitasi in altre sedi. Uno di questi volumi (Andruson, L. Skazka ljubvi: stichotvorenija. SPb. 1908), oltre al nome della cantante, reca anche una dedica in versi: “Quando torno la sera / Col mesto incanto della rimembranza / Unite anche il mio nome a la preghiera / Unite anche il mio nome a le speranze” .
Scheda biografica
Nasce a Beltz (Bessarabia), il 21 ottobre 1887. Scoperta giovanissima dall’editore odessita Israel Heifetz, che diventerà suo marito, viene mandata a Milano a studiare canto con il maestro Pollione Ronzi. Debutta come cantante d’opera nel 1911 e si esibisce in diverse città italiane e poi in Russia. Ritornata a Odessa, frequenta con il marito i circoli intellettuali e comincia a esibirsi con canti popolari yiddish, fino ad allora tradizionalmente interpretati da soli uomini. Allo scoppio della Rivoluzione del 1917, è costretta a fuggire in Europa e successivamente, nel 1924, negli Stati Uniti. Negli anni Venti e Trenta si esibisce in numerosi concerti di canzoni e romanze popolari negli Stati Uniti, in Europa e in America Latina. Nel 1938 si trasferisce in Argentina, dove sposa lo psichiatra Gregorio Bermann. Muore a Córdoba, Argentina, il 7 luglio 1956. Nel 2000 Nina Baker Feinberg e Ted Schillinger hanno realizzato per The Jewish Channel il documentario Isa Kremer: The People’s Diva.