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Sonzogno

Per la collana “Biblioteca Universale” al costo di 25 centesimi: Usseri. Un incontro al Caucaso, di Leone Tolstoj, edizione del 1905.

La casa editrice Sonzogno, fondata a Milano da Edoardo Sonzogno nel 1861, pubblica traduzioni di opere russe già dalla fine dell’Ottocento, principalmente nelle collane “Biblioteca Universale Sonzogno”, “Romantica economica” e “Grandi autori”. La collana “Biblioteca Universale” è inaugurata nel 1882 proprio con l’obiettivo di rendere popolari le opere della letteratura universale grazie al prezzo accessibile a un vasto pubblico.

E’ il primo editore italiano a pubblicare in volume il romanzo di Fëdor Dostoevskij Umiliati e offesi – nella traduzione dal russo di Domenico Ciampoli – con il curioso titolo Colombe e falchi (1893), di cui seguono riedizioni anche all’inizio del Novecento.

Sonzogno pubblica inoltre, nella collezione “Biblioteca universale”, opere di Maksim Gor’kij tradotte da Cesare Castelli o Nino de Sanctis (traduzione dal russo) e oltre venti titoli di Leonid Andreev, tradotti sia dal francese da Decio Cinti – sempre per la “Biblioteca Universale” – sia , a partire dal 1925, da Cesare Castelli, traduttore dal tedesco e detentore dei diritti esclusivi sulle traduzioni di Andreev in Italia, nella collana “Il teatro di Andreyew”

 

 

Uscita n. 11 della collana “Il teatro di Andreyew” Il valzer dei cani (1927) unica traduzione autorizzata dall’autore di Lia Neanova, Ossip Felyne e Cesare Castelli

Uscita n. 11 della collana “Il teatro di Andreyew” Il valzer dei cani (1927) unica traduzione autorizzata dall’autore di Lia Neanova, Ossip Felyne e Cesare Castelli

Accanto a versioni di Andreev poco apprezzate dai critici, quale I sette impiccati (trad. D. Cinti, Milano, Sonzogno, 1919) che Corrado Pavolini, in una recensione su “L’Italia che scrive”, definisce “troppo palesemente condotta su qualche testo che odora più di Boulevard che di… Nevwski Prospekt” (“L’Italia che scrive”, Anno III, n. 4, Aprile 1920, p. 58), altre sono invece pregevoli, come Figlio dell’uomo e altre novelle, tradotte direttamente dal russo da Piero Gobetti e Ada Prospero, con studio critico sull’autore di Piero Gobetti (Milano, Sonzogno, 1919), elogiata in una recensione di Ettore Lo Gatto:

Alla lamentata mancanza di buone traduzioni italiane di libri russi, vanno ponendo riparo da qualche anno alcuni giovani scrittori, a cui non è tanto premio la lode della perfezione, difficilmente raggiungibile in un campo quasi nuovo di lavoro, quanto il riconoscimento della buona volontà di riuscire a creare finalmente una scuola di traduzioni, puramente italiana. (…) Viene in prima linea fra i nuovi traduttori il giovanissimo Piero Gobetti. Bisogna dir subito che le traduzioni del Gobetti si distinguono da quelle degli altri per la precisa e profonda padronanza della lingua russa, quale non è possibile se non dopo lunghi anni di lavoro, e per il senso veramente squisito delle differenze linguistiche fra i vari autori tradotti. Solo qua e là qualche distrazione turba la fedeltà della ricreazione (perché nel Gobetti la traduzione è veramente ricreazione, nel miglior senso della parola). (…) Data la grande padronanza che il Gobetti ha della lingua dell’Andreief, gli consiglierei di continuare a tradurre questo autore di cui può affrontare anche le cose maggiori con la certezza di riuscire a dare traduzioni veramente esemplari.” (“L’Italia che scrive”, Anno IV, n. 8, agosto 1921, p. 167-168)

Nel primo dopoguerra continua la pubblicazione di versioni dal francese, come nel caso della commedia di Gogol’ Il revisore (1914, ried. 1922), che riporta anche la prefazione di E. M. De Vogüé, o Le notti bianche. Les nuits blanches di F. M. Dostoevskij, che ripete il titolo francese (1927).

Tra i collaboratori di Sonzogno vi sono, oltre ai già citati Gobetti e Prospero, altri illustri traduttori dal russo: Ossip Felyne e Lia Neanova, Rinaldo Küfferle, Federigo Verdinois. Nella collana “Grandi autori” è specificata in copertina la dicitura “traduzione dal russo”, spesso frutto della collaborazione di un conoscitore del russo e di un esperto per il testo italiano: ad esempio A. Polinkin affianca Cinti nelle traduzioni di Dostoevskij (Netoshka pubblicata nel 1929, Delitto e castigo, Povera gente nel 1930; I fratelli Karamazov nel 1931 e L’idiota nel 1932) e Tolstoj (Resurrezione nel 1930, Guerra e Pace 1932), mentre i coniugi Felyne collaborano con Castelli nella traduzione di Andreev (Il valzer dei cani, 1927). Vi sono poi traduzioni dirette di Turgenev e Dostoevskij firmate da Küfferle (Alla vigilia del 1933 e L’adolescente del 1935), oltre alle numerose opere russe proposte negli anni Venti e Trenta che presentano la dicitura “traduzione dal francese”.

 

 

Libretto: Rimskij-Korsakov N. A., Sadko. Leggenda lirica in sette quadri, traduzione di Küfferle R., Milano, Casa musicale Sonzogno (edit. Tip.), 1931.

Libretto: Rimskij-Korsakov N. A., Sadko. Leggenda lirica in sette quadri, traduzione di Küfferle R., Milano, Casa musicale Sonzogno (edit. Tip.), 1931.

Sin dal 1874 la casa editrice milanese si rivolge anche all’ambito musicale, pubblicando libretti d’opera nella Casa Musicale Sonzogno, appena creata, specializzata nel melodramma italiano. Tra le edizioni, da sottolineare la versione ritmica dal russo di Rinaldo Küfferle dell’opera di Rimskij-Korsakov Sadko. Leggenda lirica in sette quadri pubblicata nel 1931.