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Lia Neanova

Lia Neanova, ritratto dell'autrice di Forze oscure (1930)

Lia Neanova (pseudonimo di Fanny Felia Rozemberg), moglie di Ossip Felyne, lavora come traduttrice di opere russe, spesso in collaborazione con il marito o con la figlia, Iris Felyne.

Non ci è nota la sua attività in Russia, ma a partire dagli anni ’20 firma – sempre con lo pseudonimo Lia Neanova – numerose commedie e novelle, pubblicate su note riviste italiane tra cui “Nuova antologia”, “Epoca”, “Le opere e i giorni”, “Teatro per tutti” e si occupa di traduzione dal russo di opere di autori contemporanei e dell’emigrazione.

Copertina del romanzo Forze oscure, della serie La biblioteca russa (editore Bietti, Milano, 1930)

Scrive i suoi romanzi in lingua russa: il primo, “Immortalità”, viene pubblicato nel 1925 dall’editore romano Stock, nella traduzione italiana del noto specialista e traduttore Federico Verdinois. Il secondo romanzo, “Forze Oscure”, tradotto in italiano dall’autrice stessa, è pubblicato nel 1930 dall’editrice milanese Bietti nella collana “Biblioteca russa”, a cura di Rinaldo Küfferle, accanto a opere di noti scrittori dell’emigrazione.

Lia Neanova è autrice di numerose commedie e atti unici, pubblicate in particolare sul periodico “Teatro per tutti: raccolta di commedie” e rappresentate con successo in Italia negli Anni ’30: in particolare Stelle spente, commedia scritta a quattro mani con il marito Ossip Felyne, Messalina (atto unico) e La signorina lievito, commedia pubblicata nel 1934 e rappresentata al Teatro Manzoni di Milano dalla compagnia di Tatiana Pavlova.

 

foto pubblicità “La signorina Lievito” commedia di Lia Neanova e Iris Felyne: inserzione del Teatro per tutti”.

Scheda biografica

Fanny Felia Rozenberg (1883-1950), nasce a Odessa dove nel 1904 sposa Osip Abramovič Blindermann. Lascia la Russia per esigenze di studio e lavoro del marito: insieme si trasferiscono in Francia, a Nancy e Parigi, e quindi in Svizzera. Nel 1906 nasce a Zurigo la figlia Erna Osipovna, nota come traduttrice con lo pseudonimo di Iris Felyne. Dal 1915 abita con la famiglia in Italia, dove stabilisce la propria dimora dopo la Rivoluzione: prima in Liguria, poi a Roma, a Napoli e, quindi, a Milano.