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Leonid Vital’evič Sobinov

(Leonida Sobinoff)

Leonid Sobinov, tenore. Fotografo Carlo de Marchi. Archivio della Biblioteca “Livia Simoni” del Museo Teatrale alla Scala, Milano

Il debutto al Teatro alla Scala di Leonid Sobinov risale al dicembre 1904, quando interpreta Ernesto nel Don Pasquale di Donizetti. La voce dolcissima del tenore manda in visibilio il pubblico milanese che lo applaude per ben venti sere.  Altrettanto entusiastica è l’accoglienza per la messa in scena della Traviata, nel gennaio del 1906,  ripresa il 17 aprile dello stesso anno in occasione dell’inaugurazione dell’Esposizione Internazionale. Sul palcoscenico si esibisce un terzetto di cantanti insuperabili: la Storchio, Stracciari e Sobinov nella parte di Alfredo.  Nel marzo del 1911 Sobinov è di nuovo alla Scala per il Romeo e Giulietta di Gounod; il suo duetto con il soprano Lucrezia Bori nei panni di Giulietta incontra un caloroso e sentito consenso.

Scheda biografica

Nasce a Jaroslavl’ nel 1872, comincia a studiare canto al ginnasio e viene notato per lo splendido timbro da tenore contraltino. Nel 1890 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza di Mosca, dove si laurea nel 1894. Nel frattempo prosegue la preparazione musicale all’Istituto della Filarmonica di Mosca ed entra a far parte della compagnia dell’opera italiana. Nel 1897 debutta con successo al Teatro Bol’šoj nella parte del principe Sinodal nell’opera Il demone di Anton Rubinstein e due anni dopo propone una nuova interpretazione della parte di Lenskij nell’Evegenij Onegin di Čajkovskij, interpretazione che diventa un modello classico per suoi successori. Nel 1899 cominciano per il tenore le prime tournée insieme a Šaljapin a Odessa; due anni dopo debutta sulla scena del Marinskij di Pietroburgo. Il tenore è considerato un virtuoso del bel canto. Nel 1904 viene invitato per la prima volta al Teatro alla Scala, dove ritorna nel 1906 e nel 1911, e si esibisce nel repertorio tradizionale italiano. In quegli anni calca le scene di numerosi teatri europei:   Madrid, Parigi, Londra, Berlino. Nel 1917 viene nominato direttore del Teatro Bol’šoj, incarico che riveste anche nel 1918 e nel 1921. Nel 1923 riceve il titolo onorifico di artista del popolo e nel 1933 la medaglia della Bandiera Rossa del Lavoro. Il 14 ottobre 1934 muore improvvisamente per un attacco di cuore a Riga; la salma viene trasporta Mosca e sepolta nel cimitero di Novo-Devič’e.