Sergio Strenkovsky
(Strenkovskij, Sergej Vasil’evič)
Tra il 1925 e il 1934 è a Milano, dove collabora come regista e direttore di scena principalmente con la Compagnia di Tat’jana Pavlova, ma anche con altre importanti compagnie teatrali italiane. Tra il 1925 e il 1928 dirige la Compagnia della Pavlova in diversi drammi e commedie, tra cui si ricordano quelli a soggetto russo come Psiche di J. Beljaev (debutto: 22 novembre 1926 al Teatro Manzoni di Milano), Delitto e castigo di F. M. Dostoevskij (debutto: 30 novembre 1927 al Teatro Manzoni di Milano).
Ora qui lodiamo, finalmente, la magnifica apparecchiatura scenica di Sergio Strenkowsky, che ieri sera ci trovò tutti consenzienti e rapiti, i costumi altrettanto ricchi, meditati e ammirevoli, e un’interpretazione in cui tutti, più o meno, rifulsero. (m. r., “Psiche” di Beliaeff, “L’Ambrosiano”, 23 novembre 1926)
Scheda biografica
Nasce a Mosca il 23 marzo 1886. Compie studi teatrali a San Pietroburgo e debutta come attore e regista al Teatro drammatico di San Pietroburgo. Nel 1920 fugge dalla guerra civile e si sposta prima a Costantinopoli, poi in Bulgaria, quindi a Praga e in America del Sud. Nel 1925 giunge in Italia, a Milano, dove inizia un’intensa attività come regista teatrale, fino al 1934, quando si trasferisce negli Stati Uniti. Qui si dedica all’insegnamento dell’arte drammatica, oltre a recitare il ruolo di Bobčinskij nel Revizor di N. V. Gogol’ al Majestic Theatre di New York nel febbraio 1935. Nel 1937 pubblica per E. P. Dutton & Company il libro The art of make-up, traduzione dell’originale italiano Per essere più bella (Milano: Edizioni degli Omeoni, 1930). Muore a New York il 13 giugno 1939.
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