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Tarantella

A proposito di Tarantella, un pas de deux del 1964 che, dopo il debutto scaligero del 1965 con Patricia McBride ed Edward Vilella, non fece più ritorno e non venne più allestito dal Teatro alla Scala, lo stesso George Balanchine scrisse: “Questo pas de deux fa parte di una lunga serie di balletti brevi che ho creato come dono al talento di alcuni ballerini. La musica, per pianoforte e orchestra, è basata sulla Grande Tarantelle del pianista-compositore Louis Moreau Gottschalk che elettrizzò il pubblico europeo e statunitense con i suoi recitals di un secolo fa [leggi due secoli fa, n.d.r.]. Questo lavoro, per il quale chiesi l’orchestrazione di Hershy Kay, è stato pensato per essere il primo lavoro per piano e orchestra mai composto prima da un americano. E’ un pezzo di disincantata brillantezza, pieno di velocità e di spensieratezza. Così spero sia la danza, che è ‘napoletana’, se si vuole, e anche dèmi-charactère. I costumi, [non indicati in locandina, a differenza delle luci sempre di Hays, n.d.r.], sono ispirati all’Italia; e si fa uso di tamburelli”. (Ma.Gu.)