La Biblioteca russa di Milano
Via Santa Cecilia, via Stella, via Ugo Foscolo 5, via Goldoni, via Lazzaro Palazzi 3, Porta Venezia.
Risale ai primi anni del Novecento la fondazione della Biblioteca russa, nata con lo scopo di creare un centro di aggregazione culturale per i membri della comunità russa di Milano. Il patrimonio della Biblioteca russa, in origine costituito principalmente da opere legate al pensiero populista russo e alla storia del movimento rivoluzionario donate dai numerosi russi residenti o di passaggio nel capoluogo lombardo, nel tempo si arricchì di nuovi volumi e acquistò un profilo eterogeneo: ai testi di orientamento storico-politico o memorialistico e ai classici della letteratura russa, si aggiunsero traduzioni di autori stranieri, opere di scrittori russi dell’emigrazione, libri per l’infanzia e testi scolastici. Grazie all’interessamento del direttore, Nikolaj Sotnikov, negli anni Trenta la Biblioteca russa di Milano acquisì una cospicua parte della biblioteca privata dello scrittore Aleksandr Amfiteatrov, arrivando a contare più di tremila volumi. L’ultima sede della Biblioteca fu uno deigli ex-caselli doganali di Porta Venezia.
Il patrimonio librario della Biblioteca russa di Milano, noto anche come “Fondo Russia Bianca”, è oggi conservato presso l’Università degli Studi di Milano.