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Meditation

Creato due anni prima di giungere al Teatro alla Scala, e grazie a Suzanne Farrell e Jacques D’Amboise, Meditation (a Milano D’Amboise fu sostituito da Conrad Ludlow) è una danza per due persone, un passo a due drammatico piuttosto che un divertissement formalistico.  La tragedia è insita nella musica: uno dei tre pezzi per violino e pianoforte, Opus 42, n°1 di Čajkovskij, orchestrati da Glazunov. “Ho intitolato il pezzo Meditation”, confessò Balanchine, “perché è contemplativo. La musica di Čajkovskij non è meno pensierosa. Un giorno un mio amico mi disse che quella partitura era molto triste e molto russa. Aggiunse che vi ravvisava una sorta di compiacimento nell’infelicità, che definì un piacere tutto russo. Non condivisi quell’opinione, anche se di sicuro nella meditazione c’è piacere e felicità”. (Ma.Gu.)