Iris Felyne
Iris Felyne (pseudonimo di Erna Osipovna Blinderman) è una delle più attive traduttrici per l’editoria milanese negli anni Venti e Trenta. Traduce prevalentemente per la collana “VOLGA” di Corbaccio e per la “Biblioteca russa” di Bietti e il suo repertorio comprende soprattutto prosatori contemporanei: l’umorista Arkadij Averčenko (La burla del mecenate, Corbaccio, 1929), Il’ja Erenburg (13 pipe e Il vicolo Protocny, editi entrambi da Corbaccio nel 1929 e 1930), Ivan Šmelev, Pantelejmon Romanov (Tre paia di calze di seta, Bietti 1933), Nikolaj Nikitin.
E’ autrice di un testo teatrale, Fiaba novecento, messo in scena il 12 ottobre 1934, e coautrice, insieme alla madre Lia Neanova, della commedia La signorina lievito, pubblicata nel 1934 sul periodico “Teatro per tutti: raccolta di commedie” e rappresentata al Teatro Manzoni di Milano dalla compagnia di Tatiana Pavlova, e in seguito rappresentata in numerosi teatri italiani.
Scheda biografica
Erna Osipovna Blinderman nasce a Zurigo il 7 luglio 1906, dove i genitori – Osip Blinderman e Fanni Rozenberg, noti con gli pseudonimi di Ossip Felyne e Lia Neanova – si trovano per esigenze di lavoro. Vive in Italia dal 1915, dapprima in Liguria, a Vado Ligure, quindi a Roma e Napoli, e dal 1925 a Milano. Nel capoluogo lombardo lavora come corrispondente presso la Delegazione commerciale russa in Corso Lodi 3. Si trasferisce a Genova nel 1938.
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