Dagli anni Venti del Novecento il cartellone scaligero presenta un vasto repertorio di opere russe, molte delle quali inedite sulla scena italiana. Vengono rappresentati i grandi drammi storici di Musorgskij, le fiabe e le leggende di Rimskij-Korsakov e le opere ispirate ai capolavori dei classici russi: Puškin, Gogol’, Dostoevskij. Nell’ideazione dei bozzetti e dei costumi sono coinvolti scenografi russi che dimostrano una particolare sensibilità nel tradurre in immagini le composizioni di grandi maestri come Čajkovskij, Borodin, Stravinskij. Le messe in scena sono affidate a registi molto apprezzati come Aleksandr Sanin, Tat’jana Pavlova e Issay Dobrowen. Diversi sono gli interpreti russi che si esibiscono alla Scala nel corso degli anni: oltre al mitico Fedor Šaljapin, vanno ricordati il mezzosoprano Angelika Kravčenko, il tenore Aleksandr Veselovskij e il basso Evgenij Sdanovski (al secolo Ždanovskij). Con le schede della sezione opera, corredate da fotografie e da illustrazioni di bozzetti e di costumi, provenienti per lo più dagli archivi, si è inteso ricostruire sulle base delle recensioni dell’epoca, l’accoglienza tributata dalla critica e dal pubblico scaligero agli spettacoli di soggetto russo, rappresentati a Milano sul palcoscenico del Piermarini nella prima metà del Novecento.